|
Filosofia
10.11.08
A proposito del concetto di etica
di DAVIDE DI FRANCIA
Chiedo scusa per occupare altro spazio nel merito di una
questione che ha già spazientito a sufficienza. Sarà una
brevissima aggiunta. Giorgio si chiedeva giustamente che
diavolo intende Perrella con etica? Non mi permetto di
rispondere solo perchè non sono sicuro che lo farei in
modo
del tutto appropriato. Continua
(Filosofia) |
19.06.08
Diario del Festivalfilosofia 2007 sul "Sapere"
di GIORGIO MORGIO
Appunti liberi di Lezioni Magistrali - Parte Quarta. Emanuele Severino: Le forme del sapere,
Carpi, piazza Garibaldi, Domenica 16 Settembre 2007. Continua
(Filosofia)
|
03.04.08
Diario del Festivalfilosofia 2007 sul "Sapere"
III
di GIORGIO
MORGIONE
Appunti liberi di Lezioni Magistrali - Parte Terza. Umberto
Galimberti: Dal sapere simbolico al sapere tecnologico.
Carpi, piazza Garibaldi, Sabato 15 Settembre 2007. Continua
(Filosofia) |
24.09.07
Considerazioni su Perrella e l'epistemologia
di GIULIO CESARE CESARI
Dato l'interesse di alcuni e lo sconcerto di altri, nel gruppo
“La Fornace”, voglio, brevemente, commentare l'articolo
"Verso un'epistemologia triadica" di Ettore Perrella.
Trattasi di un articolo, per me, di difficile lettura, non perché
sia incomprensibile o poco comprensibile, è di fatto
comprensibilissimo, ma arcaico nella sua impostazione, cosa forse non
sgradita all'autore, dato che enuncia un programma arcaicizzante ;-). Continua
|
06.10.07
Della epistemologia triadica di Ettore Perrella. Un commento
di FABRIZIO SIMONCINI
L’esordire con un titolo così altisonante,
riferendosi a un concetto filosofico certamente nobile
ma per molti oscuro quale è il termine di derivazione
greca epistemologia, significa probabilmente condannarsi
a non essere letto. Continua
(Filosofia) |
18.10.07
Diario del Festivalfilosofia 2007 sul "Sapere”
II
di GIORGIO MORGIONE
Appunti liberi di Lezioni Magistrali - Parte Seconda -
Stefano Rodotà: Il sapere come bene comune. Accesso
alla conoscenza e logica di mercato. Carpi, piazza Garibaldi,
Sabato 15 Settembre 2007. Continua
(Filosofia) |
01.10.07
La guerra giusta. Una riflessione filosofica
di VOLKER DRELL
Il diritto naturale classico, che è stato fondato
da Hugo Grotius nel XVI secolo, immaginava la guerra
come una “normalità” nelle relazioni
internazionali. Il suo concetto regolava le condizioni
giuste (modo di dichiarazione ecc.), i mezzi giusti
e il giusto comportamento dopo la sua fine. Questa
idea prevedeva una guerra che poteva essere fatta
da entrambi i contendenti in una maniera giusta. Continua |
15.09.07
Diario del Festivalfilosofia 2007 sul "Sapere”
I
di GIORGIO MORGIONE
Appunti liberi di Lezioni Magistrali - Parte Prima -
Anthony Appiah: Che cos’è l’Occidente
- Carpi, piazzale Re Astolfo, Sabato 15 Settembre 2007.
Continua
|
28.05.07
Dallo scanno di
Marx ad Heidegger passando per Carnap
di GIULIO CESARE
CESARI
“Ormai molto tempo
fa, un matematico si recò a Londra per un anno
sabbatico. Una serie di circostanze fortuite (e, col
senno di poi, anche fortunate) lo fecero rifuggire dal
dipartimento nel quale avrebbe dovuto compiere le sue
ricerche, e rifugiare alla British Library: la stessa
nella quale anche Karl Marx si era rintanato a scrivere
Il capitale.” Continua |
10.05.07
Heidegger e Marx. Due titani a confronto
di FABRIZIO SIMONCINI
A Marx sono stati attribuiti
ogni sorta di appellativi, è stato indagato ogni
aspetto della vita privata nel tentativo di trovare
elementi che lo connotassero non come il mentore della
classe operaia, bensì come un cinico e sprezzante
opportunista al pari di tanti borghesi a lui così
avversi. Ma tutto questo ci interessa ben poco e non
fa che confermare l’idea di fondo che quando non
si riesce ad avere la meglio sulle tesi di un avversario
ci si inoltra volentieri nel particolare effimero e
nel sempre accogliente, e spesso ipocrita, ambito della
morale. Continua |
05.05.2007
Del nostro tempo nichilista
di ADRIANO SIMONCINI
“Noi che siamo posti
alla fine dei tempi”, predicava di sé e
dei suoi contemporanei Ottone di Frisinga. Perché
in ogni epoca almeno un profeta ha avvertito il trapassare
dei significati e lo ha proclamato al mondo. E se anch’io
qui, più modestamente, affermassi che un ciclo
storico è finito, essendo venuti meno gli antichi
valori europei della religione, della filosofia, della
morale, troverei forse il consenso di coloro che mi
leggono. Continua |
|
|
|