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Economia
02.12.08
"Usa e getta. Economia e geopolitica dopo Obama."
Commento alle slide relative all'incontro del 2 dicembre 2008. Come fonte per la
redazione di questo commento, sono stati utilizzati i libri di Toni Iero "La
Grande Crisi dei mutui" (autoproduzione, Bologna, gennaio 2009), e di Giorgio
Gattei "Pagherete caro, pagherete tutto, pagherete cash! La crisi dei mutui"
(edito da Ogni uomo è tutti gli uomini, Bologna, 2008). Leggi |
30.10.08
La crisi dei mutui-spazzatura: capolinea dell’economia dell’Occidente?
(dal seminario del 13 marzo 2008 di Giorgio Gattei)
a cura del Circolo Vittoria.
2000-2001: dalla crisi della new economy alla crisi dell’11 settembre.La crisi della new economy inizia nel 2001 con lo scoppio della “bolla di Internet”. Il Nasdaq (l'indice dei principali titoli tecnologici della borsa americana) aveva cominciato a volare dal 1999 in un crescendo strepitoso che dura fino alla primavera del 2000. Continua |
11.12.06
Intervista a Serge Latouche "Come sopravvivere
allo sviluppo"
di DAVIDE TURRINI
A colloquio con l’economista francese, in occasione
del suo ultimo saggio “Come sopravvivere allo
sviluppo”. Distruzione della biosfera, salari
bassi, primato del mercato, alcuni dei temi toccati
da Serge Latouche. Continua |
10.11.06
Breve storia del debito Pubblico italiano
di ANDREA MANGANARO
L’approvazione dell’ultima
manovra finanziaria è stata caratterizzata,
come noto, da un lungo ed a tratti logorante dibattito,
sia all’interno della maggioranza di governo,
sia tra l’opinione pubblica. Uno dei punti centrali
della discussione ha riguardato la seguente questione:
è stato utile e necessario predisporre questa
imponente manovra finanziaria (quasi 40 miliardi di
Euro, alla fine) per far rientrare al di sotto della
sospirata soglia del 3% il rapporto tra deficit e
PIL entro il 2007 (così come aveva concordato
il precedente governo Berlusconi con la Commissione
Europea a fine 2005), oppure sarebbe stato meglio
adottare una manovra più leggera, diluendo
il rientro del deficit in almeno due anni, al fine
di destinare così maggiori risorse al welfare
ed allo sviluppo? Continua |
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